Ogni respiro è un patto, ogni passo una promessa
È nelle librerie da oggi. Diciotto capitoli, un vulcano che respira, un cane pastore dal pelo bianco screziato che sa leggere il territorio meglio di qualsiasi mappa.
SIMBIOSI non è un libro di trekking, né un saggio naturalistico, né propriamente un romanzo nel senso tradizionale. È un’opera ibrida che fa dei sentieri del Vesuvio il luogo dove la narrazione diventa meditazione, e la natura si fa racconto.
Polo è stato il primo maestro. Tre anni fa, quando ho iniziato a seguirlo sui sentieri del Parco Nazionale, non sapevo ancora che stavo cercando una storia. O forse la storia stava cercando me. Lui annusava l’aria, si fermava in punti precisi, girava la testa verso zone del bosco dove i miei occhi vedevano solo alberi. E io ho imparato che camminare è una forma di ascolto.
Da quei cammini è nato SIMBIOSI: diciotto capitoli che intrecciano l’esplorazione fisica del territorio vesuviano con digressioni narrative dove emergono presenze enigmatiche. Un diario ritrovato con mappe incomplete. Un pallone che compare dal nulla. Un’ombra che attraversa il bosco. Incontri dove il confine tra reale e immaginato si assottiglia fino a dissolversi.
Il Vesuvio non è sfondo ma presenza viva, interlocutore silenzioso che plasma e viene plasmato dalle storie che lo abitano. I capitoli alternano descrizioni concrete – sentieri reali, flora locale, osservazioni geologiche – a momenti dove la realtà si piega su se stessa, lascia incrinature attraverso cui guardare.
La prosa passa dal lirismo descrittivo alla riflessione asciutta sull’interconnessione ecologica, dalle meditazioni sul camminare come pratica contemplativa alle narrazioni di incontri al limite del possibile. È l’equilibrio stesso del territorio vesuviano: tangibile nella sua materialità vulcanica, eppure permeato di un’aura quasi mitologica.
Dove trovarlo
SIMBIOSI è disponibile nelle librerie e negli store online. Un’opera per chi cerca narrativa di qualità, per chi è sensibile alle tematiche ambientali, per chi sa che i sentieri migliori sono quelli che non conducono mai dove ci si aspetterebbe.

