Il dialogo interiore tra pensieri negativi e auto-sabotaggio

il dialogo interiore che teniamo costantemente con noi stessi, può diventare una fonte di auto-sabotaggio

Il problema vero è rappresentato dalla relazione che abbiamo con noi stessi. Spesso, i nostri pensieri, il dialogo interiore che teniamo costantemente con noi stessi, può diventare una fonte di auto-sabotaggio se non gestito correttamente.

Pensieri negativi e auto-sabotaggio

Le nostre emozioni, sia positive che negative, hanno un impatto significativo sulle nostre azioni e possono condurci a comportamenti che, sebbene possano sembrare protettivi nel breve termine, possono effettivamente rivelarsi dannosi nel lungo termine.
Consideriamo, ad esempio, la paura del giudizio altrui (la forma più estrema di controllo sociale che esercitiamo tra noi esseri umani). Questa paura, che può derivare da esperienze passate in cui siamo stati criticati o giudicati severamente, quando diventa predominante, può indurci ad evitare situazioni sociali in cui temiamo il giudizio degli altri, o anche solo l’idea che potrebbe esserci qualcuno a giudicarci. Limitando così le nostre opportunità, impedendoci di raggiungere i nostri obiettivi e ostacolando la nostra felicità e il nostro benessere.

Si tratta di auto-sabotaggio; che non è altro che il prodotto di pensieri negativi che non riflettono la realtà. Se tali pensieri non vengono esaminati o messi in discussione, possono infiltrarsi nel nostro dialogo interno e persuaderci che siano veritieri.

I pensieri negativi possono distorcere la nostra percezione della realtà, facendoci percepire le situazioni in modo più negativo di quanto realmente siano, o indurci a focalizzarci eccessivamente sui nostri difetti e sui nostri errori. Questo può portarci a prendere decisioni basate su una visione distorta di noi stessi e del mondo che ci circonda.
In questo modo, alimentiamo solo le nostre paure e le nostre insicurezze, inducendoci ad evitare le sfide o a ritirarci dalle situazioni che potrebbero potenzialmente portare a crescita e successo. I pensieri negativi possono diventare convinzioni radicate che guidano le nostre azioni e i nostri comportamenti, fino al punto di convincerci che siamo destinati a fallire, che non siamo abbastanza bravi, o che non meritiamo felicità o successo. In qualsiasi relazione.

Bias di conferma

Il dramma, poi, risiede nel fatto che, invece di lavorare per dissipare i nostri dubbi, tendiamo a cercare e ottenere conferme esterne dei nostri pensieri negativi. Invece di sfidare le nostre convinzioni, fuggiamo da quelle situazioni che potrebbero metterle in discussione. Questo fenomeno è conosciuto come “bias di conferma”, la tendenza a cercare, interpretare e ricordare informazioni che rafforzano le nostre credenze preesistenti e rappresenta un vero e proprio atto di auto-sabotaggio.

Ad esempio, se pensiamo di “non essere abbastanza bravi”, potremmo concentrarci eccessivamente su qualsiasi critica o fallimento come prova che questo pensiero è vero. Allo stesso modo, potremmo ignorare o sminuire i successi o i complimenti che contraddicono questo pensiero.

Il bias di conferma può intensificare il ciclo di pensieri negativi e di auto-sabotaggio, rendendo ancor più arduo mettere in discussione e modificare i nostri pensieri. Può condurci a fraintendere le situazioni, a sovrastimare i pericoli e a sottovalutare le nostre competenze. Inoltre, può influire sulle nostre interazioni con gli altri: potremmo fraintendere le parole o le azioni altrui come conferme dei nostri pensieri negativi, compromettendo le nostre relazioni e la nostra autostima.

zen tao

La relazione che abbiamo con noi stessi è fondamentale per il nostro benessere generale. I pensieri negativi e l’auto-sabotaggio possono avere un impatto significativo sulla nostra vita, limitando le nostre opportunità e ostacolando la nostra felicità.

Tutti commettiamo errori e gli errori e i fallimenti sono opportunità di apprendimento, non segni di inadeguatezza. Ecco alcuni suggerimenti su come poter migliorare lavorando su noi stessi.

Autocompassione
È importante che tu ti tratti con la stessa gentilezza e considerazione che riserveresti a un amico caro. Questo perché, come tutti gli esseri umani, sei soggetto a commettere errori. Non dovresti mai dimenticare che l’errore è parte integrante del processo di apprendimento e crescita personale.

Accettazione
Accetta te stesso per quello che sei, con tutti i tuoi pregi e difetti. Non giudicarti troppo duramente. Ognuno di noi è unico, con un insieme unico di qualità e imperfezioni. Questa unicità è ciò che ci rende speciali e contribuisce alla nostra individualità.
È altrettanto importante non essere troppo severi con noi stessi. Il giudizio severo può portare a sentimenti di insoddisfazione e a una bassa autostima
nessuno è perfetto e tutti commettiamo errori, questi errori non definiscono chi siamo, ma piuttosto ci offrono l’opportunità di imparare e crescere.

Lasciar andare i pensieri negativi
È naturale che di tanto in tanto emergano pensieri negativi. Tuttavia, è importante non lasciarsi sopraffare da essi. Quando questi pensieri si presentano, il primo passo è riconoscerli. Questo significa prendere atto della loro presenza senza cercare di sopprimerli o ignorarli.
Una volta riconosciuti, l’obiettivo dovrebbe essere quello di lasciarli andare. Questo non significa dimenticarli o negarli, ma piuttosto accettare che sono solo pensieri e non riflettono necessariamente la realtà.

Pazienza
Il cambiamento è un processo che richiede tempo e pazienza. Non avviene dall’oggi al domani, ma è il risultato di piccoli passi costanti verso l’obiettivo desiderato. Migliorare la propria autostima e il proprio benessere è un viaggio personale che richiede impegno e dedizione, è importante essere pazienti con se stessi durante questo processo.
Ogni piccolo progresso è un passo nella giusta direzione e non bisogna scoraggiarsi se non arrivano immediatamente i risultati.

Gratitudine
Praticare la gratitudine ogni giorno è un potente strumento per migliorare il nostro benessere generale. Quando esprimiamo gratitudine, riconosciamo le cose positive nella tua vita, grandi o piccole, e questo può avere un impatto significativo sulla nostra felicità e soddisfazione.
Un modo per praticare la gratitudine quotidianamente potrebbe essere quello di tenere un diario della gratitudine, sul quale scrivere ogni giorno tre cose per cui siamo grati. Oppure ringraziare le persone che fanno parte della nostra vita
un ringraziamento per qualcosa di specifico che hanno fatto o semplicemente per il loro esserci.
La gratitudine non deve essere riservata solo per i grandi eventi della vita ma anche le piccole gioie quotidiane meritano di essere celebrate. Praticare la gratitudine può aiutarci a coltivare un atteggiamento positivo e a vivere una vita più appagante.

Flow. Psicologia dell’esperienza ottimale

Guida ai bias cognitivi: Ecco come la nostra mente ci frega.